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Per quanto tempo è possibile conservare un documento sui supporti informatici che la tecnologia mette oggi a disposizione?

Un file immagazzinato in un computer ha una durata illimitata o si rischia di perderlo dopo un certo numero di anni? Lo sviluppo tecnologico offre sicuramente grandi strumenti per la conservazione dei beni culturali, ma al tempo stesso dà meno certezze rispetto a metodi di conservazione più tradizionali. E’ il caso delle carte, dei documenti che a Napoli vengono custoditi da secoli nell’Archivio di Stato e che continuano a mantenersi in ottimo stato e a rappresentare la base di studio per gli storici.

   Di conservazione delle carte e di prospettive future nel settore si è parlato in un convegno organizzato dal Consiglio Notarile di Napoli nella Sala Filangieri dell’Archivio di Stato dal titolo “La conservazione del documento: da attività di

interesse generale a strumento di ricerca storica”.

“Abbiamo voluto questo convegno – ha sottolineato il presidente del Consiglio Notarile di Napoli, Giovanni Vitolo – d’accordo con l’Archivio Notarile, con l’Archivio di Stato e con l’Università Federico II, con un’attività interistituzionale che mette in risalto il percorso che va dalla formazione del documento, in cui i notai intervengono direttamente, ad una fase successiva, quella della conservazione del documento

nell’interesse generale della collettività che passa prima dall’Archivio Notarile e poi dall’Archivio di Stato in cui i documenti vengono periodicamente trasferiti. A questo punto queste carte diventano strumento di ricerca sia per il singolo cittadino, sia per gli storici, sia per coloro i quali svolgono l’attività accademica, che può trarre frutto estremamente importante dalla conservazione documentale degli atti notarili”.

“I documenti – ha osservato il notaio Dino Falconio – non sono soltanto qualcosa di cartaceo che poi si può disperdere ma, conservati, possono costituire una memoria della collettività. E gli archivi sono proprio dei grandi luoghi di raccolta di questa

memoria il che vuol dire che dei grandi luoghi raccolta dell’identità di una comunità. Ecco perché è importante analizzare questi aspetti e ritrovare attraverso i documenti, cioè attraverso le fonti dirette, la nostra storia”.

“L’Archivio di Stato – ha sottolineato la direttrice, Candida Carrino – è la casa delle carte. Noi abbiamo grande fiducia nei documenti perché durano per millenni, mentre sappiamo che strumenti di conservazione informatici sono diventati obsoleti

nel giro di pochi anni. Basti pensare le videocassette o ai cd. Perciò siamo così legati al cartaceo e al pergamenaceo, anche se non dobbiamo sottovalutare ciò che la tecnologia può fare per noi. Gli atti notarili costituiscono una tipologia documentaria

importantissima perché dalla loro lettura complessiva abbiamo la possibilità di costruire un affresco sociale ed economico della società in un determinato periodo di tempo”.

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La rinuncia nel diritto italiano

Si è tenuto presso la sede del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola un convegno telematico sul tema ‘La rinuncia nel diritto italiano’ al quale hanno partecipato oltre 600 notai in collegamento da remoto da vari Distretti d’Italia.

 Dopo gli indirizzi di saluto ai partecipanti, rivolti dal Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola, Giovanni Vitolo,

dal componente del Consiglio Nazionale del Notariato e Presidente della Fondazione Italiana del Notariato, Antonio Areniello e dal past President del Consiglio Nazionale del Notariato, Maurizio D’Errico, Notaio in Frascati, sono state svolte le relazioni, introdotte da Rolando Quadri, Notaio in Santa Maria la Carità, nonché Professore Ordinario di Diritto Privato dell’Università di Napoli “Federico II”.

 Sono intervenuti, sul tema “Rinuncia e azione di restituzione”, Giovanni Perlingieri, Professore Ordinario di Diritto Civile dell’Università di Roma “La Sapienza”; sul tema “Rinuncia, legittima e tutela dei creditori”, Ciro Caccavale, Notaio in Ercolano e Professore Associato di Diritto Privato dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; sul tema “Rinuncia e legato”, Francesco Regine, Notaio in Torre Annunziata e Professore Aggregato di Diritto Privato dell’Università di Napoli “Federico II”; sul tema “Rinuncia e multiproprietà”, Roberto De Falco, Notaio in Arzano e Segretario del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola; sul tema “Rinuncia e donazioni indirette”, Paolo Aponte, Notaio in Marano di Napoli, Consigliere distrettuale.

 Le conclusioni sono state affidate a Giancarlo Iaccarino, Notaio in Massa Lubrense.

La Fondazione Italiana del Notariato ha riconosciuto 4 crediti formativi professionali per la partecipazione all’evento che si è svolto in diretta tramite la piattaforma ZOOM.

 Al termine dell’incontro il Presidente Vitolo ha espresso “grande soddisfazione per lo straordinario esito dell’evento”. “Abbiamo registrato – ha detto – una presenza media di ben 600 colleghi connessi dai vari distretti notarili; tale massiccia presenza, che si è registrata sino alla conclusione del convegno testimonia e sugella sia l’importanza della tematica affrontata, che si concretizza sempre più spesso nella nostra attività lavorativa, sia l’elevatissimo tenore scientifico di ogni singola relazione”.

 “Come sempre – ha aggiunto – ritengo che i grandi risultati siano espressione di un importante lavoro corale e dunque rinnovo i ringraziamenti sia ai colleghi Antonio Areniello e Maurizio D’Errico che sono intervenuti portando i loro calorosi saluti nonché a tutti i relatori che hanno trattato con estrema accuratezza e massimo rigore scientifico i singoli aspetti dell’istituto della rinunzia e segnatamente ringrazio nuovamente dunque il Prof. Giovanni Perlingieri, il collega Prof. Ciro Caccavale, il collega Prof. Francesco Regine, i colleghi consiglieri Roberto de Falco e Paolo Aponte.

 Ringrazio anche il moderatore del convegno il collega Prof. Rolando Quadri che, oltre che introdurre e raccordare magistralmente i singoli interventi, ha dato anche il Suo contributo scientifico fornendo ulteriori preziosi spunti di riflessione”.

 “Un particolare ringraziamento infine – ha concluso il Presidente Vitolo – anche all’altro relatore il collega Giancarlo Iaccarino che ha individuato, con eccepibile, ampia ed accurata ricostruzione, così come già effettuato anche nella Sua ultima monografia vertente proprio sulla tematica della rinuncia, il fil rouge tra tutte le relazioni conferendo grande organicità all’intera trattazione”.

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Giovanni Vitolo confermato Presidente del Consiglio Notarile di Napoli

Giovanni Vitolo è stato confermato all’unanimità Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola. Roberto De Falco mantiene la carica di Segretario e Paolo Guida quella di Tesoriere, sempre su decisione unanime del Consiglio. La riunione consiliare che ha sancito la riconferma di Vitolo era stata preceduta dall’adunanza elettiva nel corso della quale il Presidente uscente aveva ricevuto il voto della quasi totalità dei componenti del Distretto. Confermati anche Egle Acone, Roberto De Falco e Paolo Guida, tutti in scadenza di mandato.  

“I tempi difficili che i notai, come tutte le altre categorie professionali, stanno attraversando – ha detto Vitolo dopo l’elezione – meritano un impegno ancor più forte e costante del passato. La fiducia che i colleghi hanno dimostrato di riporre in me con la decisione unanime di riconfermarmi alla presidenza del Consiglio Notarile, mi spinge a compiere ogni sforzo per sostenere sempre di più l’immagine di un notariato vivo e vitale, moderno e impegnato e che sappia al tempo stesso riaffermare il profilo istituzionale di una categoria che è interprete e garante dei principi della certezza e della sicurezza giuridica”.

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Michele Nastri nuovo Presidente della Fondazione Casale

Il notaio Michele Nastri è il nuovo presidente della ‘Fondazione Emanuele Casale’. E’ stato eletto, dopo la nomina dei nuovi consiglieri per il triennio 2020-2023, nel corso della riunione di insediamento per la designazione delle cariche statutarie. Subentra a Ciro Caccavale. Il Consiglio Direttivo risulta così composto: Giancarlo Laurini, Presidente Onorario; Michele Nastri, Presidente; Chiara d’Ambrosio, Segretario; Maria Cristina Diener, Tesoriere; Filippo Ansalone, Gaetano Di Giovine, Fabrizio Virginio Pesiri, Rolando Quadri ed Ettore Sarluca, Consiglieri.

“Intendo continuare il percorso formativo per i praticanti – ha detto il neo Presidente – in una Scuola che è una vera e propria eccellenza e la cui attività, come tale, va incrementata”. “Dovremo intensificare la formazione dei notai della Campania – ha concluso il notaio Nastri – e portare avanti iniziative culturali, scientifiche ed editoriali”.

Fin dalla nascita, nel 1955, la Fondazione Emanuele Casale opera per la formazione e la preparazione dei giovani laureati in giurisprudenza, aspiranti alla professione di Notaio e, di recente, anche per la formazione permanente dei Notai.
È delegata dai Consigli Notarili della Campania alla organizzazione e alla gestione della “Scuola di Notariato dei Distretti Notarili della Campania”, istituzione di antica tradizione napoletana già conosciuta come Scuola di Notariato “Emanuele Casale”.

La Scuola di Notariato della Campania organizza corsi di preparazione al concorso notarile: corsi on line e in presenza fisica rivolti a giovani laureati in giurisprudenza che intraprendono la preparazione per affrontare il concorso notarile.

I corsi per aspiranti notai hanno un’impostazione teorico-pratica e vertono sulle tre materie concorsuali: atti inter vivos (diritto civile), atti mortis causa (diritto delle successioni), atti societari (diritto societario o commerciale).

I corsi sono: di diritto civile, di diritto delle successioni, di diritto societario, di tecniche redazionali con esercitazioni di primo livello, di esercitazioni pratiche avanzato. Questi ultimi due sono corsi casistici dedicati prettamente alla redazione di atti notarili.

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I NOTAI E LA FASE 2

Giovanni Vitolo, presidente del Consiglio notarile dei Distretti riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola, intervistato su Canale21 racconta gli effetti della pandemia per il settore notarile e la fase di ripresa.

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Giornata europea della giustizia civile

Il 25 ottobre si è celebrata, come ogni anno dal 2003 quando fu istituita su iniziativa della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa, la “Giornata europea della giustizia civile”. Il Consiglio Notarile di Napoli, Torre Annunziata e Nola anche quest’anno ha inteso cogliere l’opportunità dell’evento per lanciare un forte messaggio con un’iniziativa di formazione, orientamento e informazione, in particolare per il mondo della scuola, sul ruolo e sulle funzioni del Notariato: un momento di riflessione e confronto nel quale i notai hanno voluto far conoscere i fondamentali principi di legalità, giustizia, uguaglianza, non discriminazione e inclusione sociale che ne ispirano la professione.

Crescono i rischi per la salute e per l’ecosistema e nel mondo intero soprattutto le giovani generazioni si mobilitano per contrastare questa tendenza che sembra essere diventata irreversibile. Dunque l’informazione e la comunicazione ambientale rappresentano oggi strumenti sempre più importanti di conoscenza e di partecipazione. Proprio per questo il tema scelto quest’anno è stato la tutela dell’ambiente, materia esaminata sia dal punto di vista dell’impatto sociale sia da quello delle implicazioni di carattere giuridico e normativo.

Il settore dell’istruzione è fondamentale per sensibilizzare i cittadini su questi importanti temi e i notai di Napoli anche quest’anno hanno inteso cooperare con i dirigenti degli Istituti scolastici, mettendo a disposizione le loro conoscenze e le loro esperienze per la formazione e la crescita culturale e civile delle giovani generazioni.

All’evento, intitolato “I reati e gli illeciti ambientali: reprimere e soprattutto educare”, hanno partecipato 180 studenti di 20 scuole superiori di Napoli e provincia, accompagnati dagli insegnanti.

Dopo l’introduzione del Presidente del Consiglio Notarile di Napoli, Giovanni Vitolo, sono intervenuti il magistrato Raffaele Sabato,  giudice italiano presso la Corte europea dei Diritti dell’Uomo, Alessandra Benini, archeologa marina, il disegnatore di fumetti Lorenzo Ruggiero e Maria Teresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania. Il dibattito, moderato dal giornalista Antonello Perillo, Responsabile della Redazione Rai di Napoli, è stato completato dall’intervento degli studenti con osservazioni e richieste di approfondimento rivolte ai relatori. Il presidente della Fondazione Italiana del Notariato, Antonio Areniello ha portato il suo saluto ai ragazzi e ai loro insegnanti.

“Greta Thunberg – ha osservato Vitolo rivolgendosi ai giovani – ormai è un modello e dunque siete proprio voi, su questo tema, la parte attiva e partecipe”. Il presidente dei notai di Napoli ha evidenziato l’esigenza di un “eventuale cambiamento della Costituzione che oggi non prevede il concetto di ambiente come bene da tutelare, anche se il diritto dell’ambiente è ormai da anni al centro del dibattito internazionale ed è tutelato in modo esplicito all’interno di numerose direttive comunitarie”.

Rifacendosi poi all’invito alla ‘conversione ambientale’ contenuto nell’ enciclica ‘Laudato sì’ di Papa Francesco, Vitolo ha detto: “Questa è possibile attraverso la promozione di una vera educazione ecologica che crei, specialmente nei giovani, una consapevolezza e quindi una coscienza rinnovata”.

Il magistrato Raffaele Sabato ha spiegato che esiste la possibilità che gli Stati debbano rispondere in sede internazionale di eventuali lesioni del diritto all’ambiente e alla salubrità dell’ambiente stesso. “Ci sono state decisioni importanti – ha detto – riguardanti l’Italia. Anche la Corte Costituzionale italiana è stata interpellata più volte. Insomma esiste una dimensione legale del fenomeno ambientale alla quale si può ricorrere”. “Ci sono processi in Europa – ha concluso Sabato, citando un caso olandese sul quale sarà adottata una decisione prima della fine dell’anno – in cui addirittura si vuole tutelare il diritto all’ambiente delle generazioni future”.

 

Alessandra Benini, dopo aver parlato della necessità di proteggere l’ambiente subacqueo e tutto il patrimonio culturale dallo scavo illecito di reperti, dalla successiva esportazione e dal traffico degli stessi, ha raccontato, anche attraverso la proiezione di un video, il suo lavoro di archeologia marina su Aenaria, la città sommersa nella baia di Cartaromana, a Ischia, fatto insieme a un gruppo di giovani che ha investito di tasca propria e che sta portando avanti una eccezionale campagna di scavi con importanti ritrovamenti di reperti di epoca romana. “In questo caso – ha detto la Benini – la cultura sta restituendo a questi giovani degli introiti significativi, circostanza che permette loro di ampliare l’ impegno lavorativo e al tempo stesso di mantenere e finanziare attività culturali”. “La cultura e l’ambiente – ha ancora osservato l’archeologa marina – sono due aspetti indissolubilmente legati l’uno all’altro, perché il nostro stesso patrimonio culturale è strettamente legato all’ambiente”.

Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania ha evidenziato la necessità di trasferire ai giovani valori come il rispetto dell’ambiente, ma soprattutto di “renderli partecipi e protagonisti di una nuova visione, quella di un nuovo paradigma culturale, economico e sociale che deve far riferimento all’economia circolare”.

In particolare sul tema dei rifiuti la Imparato ha detto che in Campania si evidenziano anche dati positivi. “Ci sono 247 comuni, non solo piccolissimi ma anche medio-grandi – ha spiegato – che fanno benissimo la raccolta differenziata e vanno addirittura molto al di là anche dell’obbligo di legge del 65%. Inoltre in Campania ci sono 85 comuni ‘rifiuti free’ nei quali gli abitanti riescono a produrre soltanto 75 kg di indifferenziata all’anno. Grazie agli studi, grazie alla scienza e alla tecnologia, possiamo riciclare ormai quasi tutto. Si tratta di un gesto semplice e banalissimo che tutti noi possiamo fare per dare il nostro contributo all’ambiente”. “Il paradosso però – ha aggiunto – è che nonostante ciò e nonostante che abbiamo imparato a fare la raccolta differenziata e la facciamo anche di qualità, ci sono ancora troppi rifiuti in strada”. “Questo – ha concluso la Imparato – dipende dal fatto che non abbiamo impianti in quantità adeguata dove si ricicla la spazzatura che selezioniamo. I rifiuti sono stati e sono croce per i cittadini e delizia per le ecomafie”.

Lorenzo Ruggiero ha infine mostrato come un genere di fumetto, cioè quello dei supereroi, che magari apparentemente è quello un po’ più fantasioso, fantastico e di intrattenimento rispetto a fumetti e a storie più impegnate, in realtà, già a partire dagli anni sessanta, porti una serie di temi seri all’interno delle storie, tra cui integrazione, inclusione, guerre razziali, società contemporanea e anche ambiente.

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Sabato 19 ottobre a Napoli il VII Congresso regionale dei notai della Campania. Tema del confronto: ‘Legalità e Giustizia: il ruolo del notaio’

Si terrà il 19 ottobre presso l’hotel Royal Continental di Napoli il VII Congresso regionale dei notai della Campania. Il tema scelto quest’anno come base del confronto è ‘Legalità e Giustizia: il ruolo del notaio’. Dopo l’ indirizzo di saluto del Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola, Giovanni Vitolo, i lavori cominceranno con l’introduzione del Presidente del Comitato Notarile della Regione Campania e Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Benevento  e Ariano Irpino, Ambrogio Romano il quale presenterà le tematiche oggetto dell’assise. Seguiranno gli interventi del Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Cesare Felice Giuliani e del Presidente della Cassa Nazionale del Notariato, Francesco Giambattista Nardone. Si entrerà poi nel vivo del dibattito con l’assemblea plenaria, presieduta dai notai Vitolo e Romano.

Nel pomeriggio la ripresa dei lavori dell’assemblea plenaria con la presentazione la votazione degli ordini del giorno.

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Convegno di studio su “Disciplina urbanistica e complessa attività notarile: spunti per un dibattito sulla effettività della funzione di controllo”

Si è tenuto a Napoli un convegno di studio su “Disciplina urbanistica e complessa attività notarile: spunti per un dibattito sulla effettività della funzione di controllo” organizzato dalla Fondazione Italiana del Notariato, dal Consiglio Notarile di Napoli e dal Comitato Notarile della Regione Campania. Massiccia partecipazione di notai provenienti da tutta Italia.

Dalla lettura della recente sentenza n.8230/2019 con cui la Cassazione a Sezioni Unite ha inteso comporre il contrasto verificatosi nella precedente giurisprudenza di legittimità sugli edifici abusivi, dettando al contempo i principi generali da applicare, emergono importanti elementi di chiarezza e certezza nella circolazione degli immobili. La materia, tuttavia, sempre in costante evoluzione, offre ancora molteplici, ulteriori spunti di riflessione. Proprio per cercare di chiarire i punti oscuri, la Fondazione Italiana del Notariato, il Consiglio Notarile di Napoli e il Comitato Notarile della Regione Campania hanno organizzato un convegno di studio dal titolo ‘Disciplina urbanistica e complessa attività notarile: spunti per un dibattito sulla effettività della funzione di controllo’, svoltosi a Napoli all’Hotel Excelsior.

Solo il costante dialogo tra le diverse competenze – mondo accademico, avvocatura, notariato – che agiscono nel settore dell’urbanistica e in particolare dell’abusivismo edilizio, può contribuire a chiarire alcuni punti in discussione e a individuarne altri, relativamente ai quali è necessario sgomberare il campo dalle ambiguità che ancora permangono. Solo interpretazioni condivise consentono infatti ai notai di affrontare con maggiori certezze le quotidiane scelte operative.

Prima dello svolgimento delle due sessioni sulle quali si è articolato il convegno, hanno rivolto ai partecipanti i loro indirizzi di saluto Presidenti del Consiglio Notarile di Napoli, Giovanni Vitolo, della Fondazione Italiana del Notariato, Antonio Areniello e del Consiglio Nazionale del Notariato, Cesare Felice Giuliani.

“Sono particolarmente compiaciuto – ha detto tra l’altro il Presidente Vitolo – di ospitare a Napoli un evento di tale portata scientifica. Saluto tutti i numerosissimi intervenuti, le istituzioni e gli illustri oratori che hanno dato disponibilità immediata a rendere questa giornata ricca e intensa. Saluto a nome mio, come Presidente del Consiglio notarile di Napoli e dell’intero Consiglio, il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Cesare Felice Giuliani cui rinnovo la vicinanza e l’apprezzamento per la sua persona convinto che saprà egregiamente rappresentare la nostra categoria nel triennio della sua presidenza. Lo ringrazio poi personalmente per l’immediatezza, convinzione, entusiasmo e semplicità  con cui sin dal primo momento si è reso disponibile a essere presente oggi, dote non comune”.

“Saluto – ha aggiunto Vitolo – il Presidente della Fondazione Italiana del Notariato, Antonio Areniello, componente del CNN e del Comitato Esecutivo e per tanti anni Presidente del Consiglio Notarile di Napoli e amico di antica data, saluto il Consigliere nazionale del Notariato Diego Barone nonché componente della Fondazione Italiana del Notariato e i consiglieri Cassa Fatuzzo e Pappa Monteforte, Roberto Martino, Segretario della Fondazione Italiana del Notariato, Giancarlo Laurini,  già past President e i presidenti dei Distretti della Regione Campania, Ambrogio Romano per Benevento e Ariano Irpino, nonché Presidente del Comitato Notarile della Regione Campania, e Alessandro De Donato di Santa Maria Capua Vetere”.

“Il 13 maggio 2019 – ha ancora detto il Presidente dei notai napoletani – a Napoli il Consiglio Notarile, subito dopo l’entrata in vigore della sentenza della Cassazione n.8230, organizzò un incontro al quale parteciparono una parte dei relatori che sono qui presenti. Questo incontro alla fine della giornata lo definii come un prequel cui sarebbero seguiti altri eventi, anticipando la giornata di oggi in cui abbiamo un convegno di grandissima portata un’altra volta a Napoli con gran parte dei relatori che erano già presenti allora”.

“La Cassazione – ha osservato Vitolo – con la sentenza che è stata emessa nel marzo 2019 ha inteso comporre il contrasto verificatosi tra la precedente giurisprudenza di legittimità sugli edifici abusivi, dettando principi generali da applicare e dalla sentenza emergono elementi di chiarezza e certezza. Però c’è un’altra considerazione da fare e cioè che la materia è in costante evoluzione, offre molteplici e ulteriori spunti di riflessione. Ecco perché il dialogo tra le componenti  -accademia, avvocatura, notariato e ne potremmo indicare anche altre – che agiscono nel settore edilizio, nel settore dell’abusivismo edilizio, potrà contribuire a chiarire sia alcuni spunti che sono già emersi ma soprattutto a individuarne altri rispetto ai quali bisogna – e ci auguriamo che questo sia  anche il contributo che verrà dato anche da questi lavori – chiarire le ambiguità che ancora permangono su altri punti. Quindi l’auspicio – ed è un’esigenza da tutti sentita in questo momento – è quello di avere interpretazioni che siano condivise perché il notaio nel momento in cui nella sua quotidianità deve operare, ne deve essere accompagnato per rendere il lavoro ancora più efficace”.

“Prima di concludere – ha aggiunto il Presidente dei notai napoletani – voglio ringraziare il Consiglio Notarile di Napoli. Voi sapete bene che per motivi contingenti, sia il Consiglio Nazionale del Notariato sia la Fondazione Italiana del Notariato si sono insediati in ritardo. Da ultima la Fondazione Italiana del Notariato si è insediata il 12 settembre. Questo convegno aveva solo un titolo e dunque ci siamo trovati nella grossa difficoltà di dover fare una scelta: o rimandare la data di quella che per noi era un’opportunità e che veramente costituiva il seguito di quello che era stato un prequel, o gettare il cuore oltre l’ostacolo e dare corpo alla giornata che oggi vivremo e che sicuramente andrà oltre le aspettative di quello che noi avevamo in partenza. Ringrazio i relatori che a fine luglio hanno subito aderito, anche accettando una definizione dei temi per i primi di settembre. I numeri siamo ci hanno dato ragione e hanno coronato quelli che sono stati i nostri sforzi e la nostra applicazione. Ci sono 300 iscritti e ne abbiamo 200 in streaming, il che mi sembra un buon risultato. Quindi io ne sono estremamente compiaciuto ma non posso fare altro che ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a che questo accadesse”.

“Rivolgo anch’io il ringraziamento e il benvenuto al nostro Presidente Cesare Felice Giuliani e al Presidente del Comitato Regionale, Ambrogio Romano – ha detto nel suo indirizzo di saluto il Presidente della Fondazione, Antonio Areniello – che segue sempre le nostre iniziative con grande attenzione e partecipazione. Anch’io voglio rivolgere un particolare ringraziamento al Consiglio Notarile di Napoli e al suo Presidente, Giovanni Vitolo per l’eccezionale impegno profuso nella non semplice organizzazione di questo evento che è caratterizzato da un numero di presenze davvero straordinario. E questo mi rende ancora più entusiasta perché quella di oggi rappresenta per me la prima uscita come Presidente della Fondazione Italiana del Notariato, un incarico di alto prestigio che il Consiglio Nazionale del Notariato ha voluto con grande benevolenza affidarmi. Colgo l’occasione per esprimere la mia gratitudine ai tantissimi colleghi che come sempre hanno voluto manifestarmi la loro vicinanza”.

“L’argomento – ha aggiunto – ha origine in una brillante, direi profetica intuizione di un gruppo di colleghi, fra i quali il nostro consigliere Cassa e relatore, Vincenzo Pappa Monteforte, che in un momento che risale più o meno a un anno fa – quindi ero ancora Presidente dei Notai napoletani – partecipò ad un confronto su questo tema che portammo all’attenzione della Fondazione e che fu sviluppato poi in quel prequel di cui parlava Giovanni. Eravamo in un tempo anteriore alla sentenza famosa a Sezioni Unite della Cassazione del marzo, sentenza che, come spesso accade nel dettare principi ha tuttavia dato la stura a notevoli problematiche che oggi saranno certamente affrontate dagli autorevoli relatori previsti dal programma scientifico del convegno. E’ un tema che mi è particolarmente caro perché mi ricorda – ed è un ricordo ancora vivo e affettuoso – il mio maestro, il maestro di molti, Carmine Donisi, che fu uno tra i primi ad affrontare il tema delicato della disciplina urbanistica e dei controlli”.

“Dei relatori, accademici, giuristi, colleghi, – ha concluso Areniello – mi è ben nota la sapienza giuridica e l’acume scientifico e dunque l’attesa per un convegno di studi di straordinaria importanza non verrà sicuramente disattesa e delusa. Anzi da questo incontro tutti ci attendiamo importanti indicazioni in un settore di così viva sensibilità per la nostra professione. Concludo con una sintetica riflessione sui due vocaboli presenti nel titolo del nostro convegno. ‘Complessa attività notarile’ perché è necessario nel nostro quotidiano impegno avere sempre a mente che la nostra attività ha un grado di complessità tale da renderci cultori e tutori di legalità; ‘effettività di un controllo notarile’ per non perdere mai di vista che su questa pregnante caratteristica si fonda la centralità del ruolo e della nostra funzione”.

Nella prima parte dei lavori, presieduta dal Presidente del Comitato Notarile della Regione Campania, Ambrogio Romano, sono intervenuti il notaio Giuseppe Trapani, il professore ordinario di Diritto Privato all’Università di Foggia, Salvatore Monticelli, il notaio Matteo D’Auria, del Consiglio Notarile di Napoli e il Presidente della Camera degli Avvocati Civili di Napoli, Riccardo Sgobbo.

Il Presidente Vitolo ha poi presieduto i lavori della seconda sessione del convegno alla quale hanno preso parte il notaio Vincenzo Pappa Monteforte, Consigliere della Fondazione Italiana del Notariato e della Cassa Nazionale del Notariato, e i notai Gaetano Petrelli, Dino Falconio e Paolo Aponte, questi ultimi due componenti del Consiglio Notarile di Napoli.